Smart Working – La misurazione dei risultati nel lavoro agile

19.07.2018 - Tempo di lettura: 3'
Smart Working – La misurazione dei risultati nel lavoro agile

Migliorare la fruizione del tempo e dello spazio per favorire nuovi modelli di lavoro più efficaci, sostenibili e produttivi. Questa la filosofia alla base del lavoro agile.

L’articolo 18 comma 1 della Normativa Contrattuale (L. 22 maggio 2017, n. 81) definisce lo Smart Working come:

“…modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, …………. senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro,  con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa. La prestazione lavorativa viene eseguita, in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale ……….”

Molte sono le tipologie di lavoratori interessate, per esempio: operatori di telemarketing, programmatori informatici, progettisti, addetti marketing e commerciali, personale di assistenza tecnica telefonica, impiegati amministrativi.

I benefici per il dipendente di questo nuovo modo di lavorare sono facilmente intuibili:

  • maggiore flessibilità di orario
  • riduzione dello stress da spostamenti
  • possibilità di conciliare vita personale e professionale

Ma ci sono molti potenziali vantaggi anche per le aziende:

  • Produttività: si stima che si possa ottenere un incremento di produttività del 15% per lavoratore (Dati 2017 – Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano per TeamSystem)
  • Costi: risparmio economico grazie alla diminuzione dei consumi interni (affitto per esigenza di spazi minori, energia elettrica, attrezzature, mensa  ecc.)
  • Ecologia: con una sola giornata a settimana di remote working si risparmiano 40 ore annue di spostamenti e si ha una riduzione delle emissioni pari a 150 kg di CO2

Lo Smart Working comporta essenzialmente un cambio di mentalità manageriale, che badi ai risultati e non ai mezzi e che si basi sulla fiducia verso i collaboratori, orientati – a loro volta – al risultato.

Con una conseguenza però: un minor controllo e la necessità di organizzarsi diversamente.

Come si può, in un contesto di smart working, effettuare una misurazione oggettiva dei risultati, sia in termini di ottenimento degli obiettivi di business che comportamentali? Quali strumenti ci vengono in aiuto?

TeamSystem HR è la risposta alle richieste di organizzazione del lavoro di ogni tipologia di azienda e collaborazione. Consente di definire ruoli e competenze in modo semplificato e permette una valutazione del dipendente rispetto agli obiettivi prefissati.

Si passa quindi da una misurazione matematica ad una valutazione degli obiettivi raggiunti.

I passaggi chiave sono quindi i seguenti:

  • definizione di ruoli e competenze
  • definizione degli obiettivi
  • valutazione del raggiungimento degli stessi. Si compila una scheda di valutazione effettuata dal dipendente stesso (autovalutazione) e una da parte del suo responsabile (valutazione Top down).

Questo iter è anche funzionale a determinare eventuali premi al raggiungimento dell’obiettivo.
Sia che il dipendente operi in un contesto tradizionale che di smart working.

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