Supply Chain Management: il caso Zara

01.12.2015 - Tempo di lettura: 3'
Supply Chain Management: il caso Zara

Le innovazioni nel modello di business e nel supply chain management hanno portato l’azienda spagnola Zara a diventare una delle multinazionali di maggior successo degli ultimi anni e a diventare un caso nella recente letteratura manageriale.

Mentre tutti i colossi dell’abbigliamento terziarizzavano o dislocavano la produzione all’estero, Zara scelse una strategia antica ma originale per l’epoca che si differenziava nettamente da quella dei suoi principali concorrenti: l’integrazione verticale della catena di produzione con l’eliminazione di qualsiasi intermediario e la creazione di una logistica perfetta nella gestione del magazzino.

I punti di forza sono visibili ai consumatori e sono stati ampiamente analizzati e noti anche al grande pubblico:

  • La velocità del time to market che consente a Zara di individuare una tendenza e avere la disponibilità di quel modello nei negozi entro 30 giorni; contro i tempi ben più lunghi dei principali competitor
  • L’enorme numero di articoli lanciati ogni anno (si dice 10.000) che fanno degli store Zara dei centri in continuo cambiamento, dove ad ogni visita il cliente può trovare nuovi articoli (sovvertendo il classico ritmo del settore moda che vedeva l’uscita di collezioni stabili per l’intera stagione)

Come afferma lo stesso capo esecutivo del Gruppo, J.M.Castellano: “In quest’ambito ridurre i tempi di risposta è tutto. Lo stock è come il cibo: va a male velocemente”

Dietro le quinte del sistema

Quello che è meno noto al grande pubblico è il dietro le quinte del sistema. Quali sono gli elementi strutturali che permettono a Zara la creazione di una supply chain così efficace.

I punti di forza sono fondamentalmente riscontrabili nei sistemi tecnologici e nei processi interni di comunicazione.
In particolare ci sono quattro aree in cui si crea il vantaggio competitivo:

1. La raccolta delle esigenze dei consumatori: c’è un flusso d’informazioni giornaliero, che arriva al database della sede. I designer hanno accesso real-time al database, così possono utilizzare le informazioni per creare nuove linee e modificare quelle esistenti
2. Standardizzare il più possibile le informazioni sui prodotti con definizioni comuni per consentire di velocizzare la fase di progettazione, così da avere chiare le istruzioni di taglio e produzione.
3. Le informazioni continue sui prodotti e sulla gestione delle scorte  permettono a Zara di avere già i materiali necessari per i capi, senza dover ordinare e quindi attendere l’arrivo del materiale.
4. La gestione della distribuzione non richiede minimamente l’intervento umano. Si sono circa 200 chilometri di piste sotterranee che movimentano le merci e più di 400 scivoli che garantiscono ad ogni ordine di raggiungere la destinazione corretta. I dispositivi di lettura ottica monitorano più di 60.000 capi di abbigliamento ogni ora. In tal modo non viene perso tempo in attesa dello smistamento da parte di operatori.

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